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I chirotteri: recupero e sorveglianza per la conservazione di specie protette in un’ottica One Health

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TAG: biologia molecolare, chirotteri, conservazione, indagini post-mortem, riabilitazione, sorveglianza sanitaria

I Chirotteri sono uno dei gruppi faunistici più minacciati dai cambiamenti climatici, dall'uso di pesticidi, e dalle modifiche paesaggistiche e del territorio che interferiscono sulle loro prede e alterano i siti dove avviene parte del loro ciclo riproduttivo e biologico. La legge vigente li considera "Fauna Particolarmente Protetta" disponendone la tutela. Sono considerati ottimi indicatori ecologici dato che essendo insettivori aiutano a debellare zanzare e altri artropodi e, a seconda delle specie, sono utili per l'impollinazione di particolari piante e la dispersione dei loro semi. Si può in generale affermare che i pipistrelli non costituiscono un pericolo per la salute pubblica anche se recentemente sono al centro dell’attenzione del mondo scientifico come potenziale serbatoio di agenti infettivi a rischio zoonosico quali Hendra, Nipah, Ebola, Lyssa e SARS - Coronavirus. In particolare è noto come i pipistrelli siano portatori di Lyssavirus e che pertanto possano trasmettere all’uomo la Rabbia, tuttavia il 90% dei pipistrelli positivi per questi virus è stato rinvenuto nell’Europa del Nord e dell’Est. La presenza di anticorpi anti-rabbia è stata osservata anche in alcune specie in Italia (Myotis myotis, M. blythii e Tadarida teniotis), ma il riscontro di animali con forme neurologiche ha sinora dato esito negativo. In Italia è stata inoltre confermata nei chirotteri la presenza di diversi ceppi di Coronavirus, Enterovirus, Reovirus ed Astrovirus. Le specie di Coronavirus enterici riscontrate al momento non sono tuttavia correlate a ceppi patogeni per l'uomo. Questo progetto nasce dall’esperienza pluriennale del Centro Animali Non Convenzionali del Dipartimento (CANC) nella cura e riabilitazione degli animali selvatici e non convenzionali, che in questi ultimi anni ha ampliato la sua attività verso i Chirotteri grazie anche a numerose collaborazioni sul territorio nazionale. Obiettivo del progetto è approfondire e ampliare lo studio dei Chirotteri, attraverso il recupero e la riabilitazione degli esemplari malati o in difficoltà e la sorveglianza sulle malattie infettive che possono veicolare e sulle loro cause di morte in un’ottica One Health al fine di garantire una pacifica convivenza con l'uomo. Le attività sono svolte presso il Centro Animali Non Convenzionali del Dipartimento (CANC) che ricovera annualmente molti esemplari di pipistrelli (in particolare, negli ultimi tre anni sono stati ricoverati 343 esemplari). All’arrivo l'animale viene visitato valutando: specie, genere, età, stato nutrizionale, presenza di ectoparassiti e condizioni generali. Qualora esistano possibilità di recupero viene messo in quarantena, per il periodo di tempo necessario ad escludere la presenza di malattie infettive e pericolose per gli altri degenti. Viene quindi sottoposto alle cure necessarie e a un piano di alimentazione specifico. Dopo il ricoverò sanitario e un periodo di riabilitazione il chirottero viene liberato il più vicino possibile alla colonia di provenienza. Nel caso in cui il paziente venga considerato "non recuperabile alla vita libera", si procede all’eutanasia ed ai successivi accertamenti post-mortem. Tutti i pipistrelli deceduti vengono sottoposti ad esame anatomo-patologico prendendo in considerazione lesioni cutanee, lesioni agli organi addominali, al torace e all'encefalo. Dagli organi vengono eseguite indagini istologiche e successive ricerche eziologiche mediante tecniche biomolecolari. I dati ottenuti vengono condivisi con gli operatori sanitari del territorio e con gli stessi cittadini tramite lo svolgimento di incontri formativi ed informativi.

  • Ricerca Corrente - IZS Venezie: Decifrare la sierologia per comprendere l'eco-patologia dei lyssavirus nei chirotteri Europei

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  • Mauthe Von Degerfeld M., Chiappino L., Quaranta G., Capucchio M.T. - Necropsy as first diagnostic tool in bat pathology - IV Convegno Italiano Chirotteri, Padova, 17-19 ottobre 2019.
  • Amato B., Di Marco Lo Presti V., Gerace E., Capucchio M.T., Vitale M., Zanghi P., Pacciarini M.L., Marianelli C., Boniotti M.B. - Molecular epidemiology of Mycobacterium tuberculosis complex strains 1 isolated from livestock and wild animals in Italy suggests the need for a different eradication strategy for bovine tuberculosis - Transbound Emerg Dis. 2018 ;65(2):e416-e424.
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  • Catalano D., Biasibetti E., Lynen G., Di Giulio G., De Meneghi D., Tomassone L., Valenza F., Capucchio M.T. - "Ormilo disease" a disorder of Zebu cattle in Tanzania: bovine cerebral theileriosis or new protozoan disease? - Tropical Animal Health and Production, 47(5):895-901, 2015;
  • Di Marco V., Mazzone P., Capucchio M.T., Boniotti M.B., Aronica V., Russo M., Fiasconaro M., Cifani N., Corneli S., Biasibetti E., Biagetti M., Pacciarini M.L., Cagiola M., Pasquali P., Marianelli C. - "Epidemiological significance of the domestic Black Pig (Sus scrofa) in the maintenance of Bovine Tuberculosis in Sicily" - J Clin Microbiol 50(4):1209-18, 2012
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  • Capucchio M.T., Catalano D., Di Marco V., Russo M., Aronica V., Tomaselli A., Lazzara A., Amedeo S., Scaglione F.E., Dore B., Guarda F. - "Natural trematode infestation in feral Nebrodi Black pigs: pathological investigations" - Vet Parasitol, 159(1): 37-42, 2009
  • D’Angelo A., Capucchio M.T., Ferroglio E, Jaggy A. - "Astrocytoma in a chamois". Schweizer Archiv Fur Tierheilkunde 147 (10): 453-455, 2005

  • Laboratories of Animal Pathology Sector, Department of Veterinary Sciences, University of Turin.
  • Laboratories of the Center of Unconventional Animals (CANC), Department of Veterinary Sciences, University of Turin


  • Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, Centro di Referenza Nazionale per le Malattie degli Animali Selvatici (CeRMAS) IZS PLV ( Dr. Orusa e Dr. Robetto Serena)
  • Istituto Zooprofilattico delle Venezie, Centro di Referenza Nazionale per la Rabbia (Dr. De Benedictis e Dr. Leopardi)
  • Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e Emilia Romagna, laboratorio di virologia, Brescia (Dr. Lelli e Dr. Lavazza).

Ultimo aggiornamento: 08/11/2021 11:57
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