Vai al contenuto principale

Biopsia liquida

melanoma_cane.jpg

TAG: melanoma, cane, biopsia liquida, genoma

I melanomi del cane condividono numerose somiglianze con i sottotipi di melanoma umano, in particolare con localizzazioni mucosali, digitali e ungueali, che mostrano un comportamento altamente aggressivo e una rapida crescita in entrambe le specie. L'insorgenza e la progressione neoplastica sono accompagnate dall'accumulo di diverse modificazioni molecolari a carico delle cellule somatiche; tali mutazioni possono essere riconosciute dal sistema immunitario, che è quindi in grado di riconoscere e combattere le cellule tumorali. Diversi studi hanno identificato mutazioni genetiche comuni tra melanoma canino e umano, suggerendo percorsi patogenetici e target terapeutici comuni. Il condroitin solfato proteoglicano-4 (CSPG4), noto anche come high molecular weight-melanoma associated antigene (HMW-MAA), è implicato in numerosi aspetti della biologia del melanoma ed è stato identificato come target per l'immunoterapia in studi in ambito umano e veterinario, con risultati incoraggianti [1,2,3]. Nell’uomo tecnologie avanzate, come la piattaforma CellSearch e le tecniche di Next GenerationSequencing (NGS), consentono di rilevare le cellule di melanoma circolanti (CMC) nel sangue periferico con un elevato grado di sensibilità e riproducibilità, permettendo di monitorare la diffusione della malattia metastatica e l'efficacia del trattamento negli studi clinici. Come precedentemente riportato per altre neoplasie [4], la piattaforma CellSearch è utilizzabile anche nel cane, grazie alla cross-reattività degli anticorpi anti CD146 e HMW-MAA, utilizzati per la rilevazione delle CMC [5,6]. L’applicazione delle tecniche di Next Generation Sequencing (NGS) a questo ambito di ricerca, rende possibile profilare in breve tempo e a costi ragionevoli un largo numero di alterazioni genomiche, permettendo nel breve tempo di concretizzare la medicina personalizzata in oncologia umana. Scopo del progetto è caratterizzare a livello cellulare e molecolare il melanoma orale del cane al fine di:
  • identificare e quantificare le CMC per valutarne il potenziale prognostico;
  • caratterizzare le alterazioni genomiche del tumore primitivo, delle CMC e del DNA circolante (cfDNA) identificando i bersagli molecolari di farmaci;
  • monitorare la malattia minima residua,l’azione della terapia e le recidive nei pazienti. Lo studio, grazie alla caratterizzazione molecolare del tumore primitivo e del compartimento circolante, contribuirà ad aumentare le conoscenze sulla biologia del melanoma canino orale, al fine di migliorare la comprensione della patogenesi della malattia e identificare potenziali biomarcatori prognostici e target terapeutici. Inoltre, questo studio clinico rappresenta un ottimo modello spontaneo per alcuni sottotipi di melanoma umano, confrontandone progressione, assetto genetico e risposta terapeutica, in un soggetto immunocompetente.

  • N. identificativo progetto: IZS VE 14/19 RC

  • Rossi E., Rugge M., Facchinetti A., Pizzi M., Nardo G., Barbieri V., et al. - Retaining the long-survive capacity of Circulating Tumor Cells (CTCs) followed by xeno-transplantation: not only from metastatic cancer of the breast but also of prostate cancer patients - Oncoscience 2014,1:49-56.
  • Bidard FC., Peeters DJ., Fehm T., Nole F., Gisbert-Criado R., Mavroudis D., et al. - Clinical validity of circulating tumour cells in patients with metastatic breast cancer: a pooled analysis of individual patient data - Lancet Oncol 2014,15:406-414.

Ultimo aggiornamento: 13/12/2021 17:08
Non cliccare qui!